Un'altra interessante tappa che il turismo a Rimini dovrebbe ben tenere presente, è sicuramente il secolare
ponte di Tiberio di Rimini.
Il ponte, benchè ormai
in piedi da quasi 2000 anni, è ancora interessato dalla viabilità cittadina, segno questo dell'incredibile perizia edile del popolo romano.
Quello che spesso anche i cittadini riminesi ignorano a proposito del ponte , è che esso, pur chiamandosi
"di Tiberio", fu progettato ed
iniziato dal suo predecessore Augusto, lo stesso principe a cui è intitolato l'Arco.
Era, infatti, abitudine dei Romani
privilegiare l'aspetto urbano longitudinale, ovvero impreziosire un unica direttrice in senso rettilineo. Da questo punto di vista appare chiaro quale fosse l'intenzione di Augusto, ovvero accrescere l'importanza del decumano massimo, la via del foro.
Questo programma prevedeva
all'inizio del Corso l'Arco D'Augusto ed
alla fine il Ponte. I due monumenti inoltre si trovavano l'uno alla fine della via Flaminia e l'altro (il Ponte) all'inizio dell'Emilia.
Tuttavia Augusto non visse abbastanza per vedere terminato il suo ponte e l'opera fu terminata sotto la cornona del suo successore e figlio adottivo Tiberio e perciò a lui venne intitolato.

Il monumento si trova sulla Via Aemilia, a fronte dell'Arco e in corrispondenza del fiume Marecchia, che attraversava la
città di ARIMINUM.
E' formato da cinque
arcate a tutto sesto in marmo istriano ed ha i
pilonidecorati da quattro finestre cieche rettangolari. Il suo stato di conservazione è quasi perfetto in quanto anche il
parapetto in marmo è completamente integro.