Mondaino è una piccola cittadina, precisamente trattasi di una rocca da cui si gode un panorama naturalistico suggestivo e completo. Sotto il paese si nascondono percorsi e itinerari ricchi di storia molto misteriosi

Rocca e castello di Mondaino 

Forte impatto, visibile dal fondovalle, con la sua imponenza di un tempo è la Rocca Malatestiana, pregevole architettura del XIV sec. Da una bolla di Papa Sisto IV si legge che la costruzione del forte è opera dei mondainesi.

Tuttavia i successivi interventi, voluti dai signori di Rimini, ne fanno una tipica costruzione malatestiana. 

Sigismondo Pandolfo Malatesta fece erigere, durante il suo governo, ben 13 torrioni, il cassero, l'ampia cerchia muraria ed i camminamenti sotterranei (scavati nel tufo, sotto il maschio, pronti per essere utilizzati in caso di assedio come cisterne o in caso di disfatta come sicura via di fuga) scoperti, questi ultimi, nel 1987.

All'interno della rocca si possono ammirare, oggi, la Madonna del Latte, bell'affresco (XV sec.) di Bernardino Dolci di Castel Durante, ed il Museo Paleontologico del tripoli mondainese. 

Il tripoli è una roccia sedimentaria, formatasi, nel corso di millenni, attraverso il deposito e la fossilizzazione, sul fondo del mare, di microscopici scheletri di diatomee e radiolari. E' per questo che noi possiamo ora trovare, incastonati sulle pareti rocciose di questo complesso, esemplari di pesci e vegetali vissuti dieci milioni di anni or sono durante il Miocene.

Il giacimento di Mondaino, fra i più importanti in Italia, ha restituito ben 21 specie diverse di ittioliti, oltre a denti di squalo, ricci di mare, conchiglie ed elementi paleobotanici. Nel museo si trovano inoltre alcuni steli di origine prettamente romana. 

Appena usciti dalla rocca si può ammirare l'altro capolavoro di questo piccola cittadina: la caratteristica Piazza Maggiore, con il suo porticato neoclassico, opera di Francesco Cosci, piazza che ha fatto attribuire a Mondaino il buffo soprannome di Paese della Padella (infatti la struttura dello spiazzo ricorda quella di quest'utile strumento da cucina).

L'incantevole scenografia urbana di Mondaino è palcoscenico ideale per una serie di feste medioevali come il Palio del Daino (seconda metà di agosto) che propone ogni anno con tema diverso tornei, convegni, mostre, sfilate tutte dedicate ai grandi momenti del passato.

In pieno centro storico si trovano, inoltre, il Convento delle Clarisse, con coro e crocefissi lignei del XVII sec., e la Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, costruita, secondo antichi documenti, sulle rovine del tempio romano di Diana.

Nel suo interno si possono ammirare interessanti tele di G. Picchi (XV sec.), una Deposizione del Pomarancio (XVI sec.) e tre splendidi paliotti con decorazioni a fiori e frutta del XVIII sec. 

Il patrimonio storico culturale si arricchisce anche attraverso gli apporti delle frazioni dell'odierno comune di Mondaino. Ne sono un esempio l'antica Pieve di S. Apollinare (VI sec.), posta appena fuori le mura, in località Pieggia, ed il Monastero di San Francesco (XIII sec.), situato sull'ameno colle Formosino, che ha conservato intatta la semplice, atmosfera dei luoghi francescani.

INDICE
  1. Cosa vedere: Rocca e castello di Mondaino
  2. Informazioni turistiche

Cosa vedere: Rocca e castello di Mondaino

Mondaino

Forte impatto, visibile dal fondovalle, con la sua imponenza di un tempo è la Rocca Malatestiana, pregevole architettura del XIV sec. Da una bolla di Papa Sisto IV si legge che la costruzione del forte è opera dei mondainesi.

Tuttavia i successivi interventi, voluti dai signori di Rimini, ne fanno una tipica costruzione malatestiana.

Sigismondo Pandolfo Malatesta fece erigere, durante il suo governo, ben 13 torrioni, il cassero, l’ampia cerchia muraria ed i camminamenti sotterranei (scavati nel tufo, sotto il maschio, pronti per essere utilizzati in caso di assedio come cisterne o in caso di disfatta come sicura via di fuga) scoperti, questi ultimi, nel 1987.

All’interno della rocca si possono ammirare, oggi, la Madonna del Latte, bell’affresco (XV sec.) di Bernardino Dolci di Castel Durante, ed il Museo Paleontologico del tripoli mondainese.

Il tripoli è una roccia sedimentaria, formatasi, nel corso di millenni, attraverso il deposito e la fossilizzazione, sul fondo del mare, di microscopici scheletri di diatomee e radiolari. E’ per questo che noi possiamo ora trovare, incastonati sulle pareti rocciose di questo complesso, esemplari di pesci e vegetali vissuti dieci milioni di anni or sono durante il Miocene.

Il giacimento di Mondaino, fra i più importanti in Italia, ha restituito ben 21 specie diverse di ittioliti, oltre a denti di squalo, ricci di mare, conchiglie ed elementi paleobotanici. Nel museo si trovano inoltre alcuni steli di origine prettamente romana.

Appena usciti dalla rocca si può ammirare l’altro capolavoro di questo piccola cittadina: la caratteristica Piazza Maggiore, con il suo porticato neoclassico, opera di Francesco Cosci, piazza che ha fatto attribuire a Mondaino il buffo soprannome di Paese della Padella (infatti la struttura dello spiazzo ricorda quella di quest’utile strumento da cucina).

L’incantevole scenografia urbana di Mondaino è palcoscenico ideale per una serie di feste medioevali come il Palio del Daino (seconda metà di agosto) che propone ogni anno con tema diverso tornei, convegni, mostre, sfilate tutte dedicate ai grandi momenti del passato.

In pieno centro storico si trovano, inoltre, il Convento delle Clarisse, con coro e crocefissi lignei del XVII sec., e la Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, costruita, secondo antichi documenti, sulle rovine del tempio romano di Diana.

Nel suo interno si possono ammirare interessanti tele di G. Picchi (XV sec.), una Deposizione del Pomarancio (XVI sec.) e tre splendidi paliotti con decorazioni a fiori e frutta del XVIII sec.

Il patrimonio storico culturale si arricchisce anche attraverso gli apporti delle frazioni dell’odierno comune di Mondaino.

Ne sono un esempio l’antica Pieve di S. Apollinare (VI sec.), posta appena fuori le mura, in località Pieggia, ed il Monastero di San Francesco (XIII sec.), situato sull’ameno colle Formosino, che ha conservato intatta la semplice, atmosfera dei luoghi francescani.

Informazioni turistiche

…ci sono poi gli scorci dei vicoli, i palazzi nobiliari e un museo dove si raccolgono i resti fossili degli animali che abitarono queste terre milioni di anni fa.

Come se non bastasse, c’è un parco botanico con gli esemplari più interessanti della flora mediterranea e c’è la grande intraprendenza dei cittadini sempre pronti ad organizzare feste, spettacoli ed eventi culturali.